Dal profondo della notte che mi avvolge,
Nera come un pozzo da un polo all'altro,
Ringrazio qualunque dio esista
Per la mia anima invincibile.
Nella feroce morsa delle circostanze
Non ho arretrato né gridato.
Sotto i colpi d’ascia della sorte
Il mio capo è sanguinante, ma non chino.
Oltre questo luogo d'ira e lacrime
Incombe il solo Orrore delle ombre,
E ancora la minaccia degli anni
Mi trova e mi troverà senza paura.
Non importa quanto stretto sia il passaggio,
Quanto piena di castighi la vita,
Io sono il padrone del mio destino:
Io sono il capitano della mia anima.
William Ernest Henley
mercoledì 8 ottobre 2014
domenica 5 ottobre 2014
Alda Merini
Sono nata il ventuno a primavera,
ma non sapevo che nascere folle,
aprire le zolle
potesse scatenar tempesta.
Così Proserpina lieve
vede piovere sulle erbe,
sui grossi frumenti gentili
e piange sempre la sera.
Forse è la sua preghiera.
Dal volume "Vuoto d'amore" © 1991 Giulio Einaudi Editore S.p.A. - Torino
Tutti i diritti delle opere della poetessa Alda Merini sono trattati da
Agenzia Letteraria Internazionale, Milano - Italia
ma non sapevo che nascere folle,
aprire le zolle
potesse scatenar tempesta.
Così Proserpina lieve
vede piovere sulle erbe,
sui grossi frumenti gentili
e piange sempre la sera.
Forse è la sua preghiera.
Dal volume "Vuoto d'amore" © 1991 Giulio Einaudi Editore S.p.A. - Torino
Tutti i diritti delle opere della poetessa Alda Merini sono trattati da
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