martedì 19 febbraio 2013

La passeggiata della Valchiria - gesta epiche dei contrari

C'era una volta...la Valchiria (Die Walküre), graziosa donna non più giovane, dai lunghi capelli biondi con elmo e lancia, cavalcante asini non proprio di razza pura. Senza poi tanta fortuna sceglieva i più valorosi tra i caduti in disgrazia per condurli nel Valhalla e istruirli a combattere  la grande battaglia finale, contro il terribile vecchio dalla lunga barba ed il fratello minore...il racconto si interrompe, senza una fine bella o brutta che al momento non si sa quale potrebbe essere.
 
Scusate se non ho avvisato prima adeguatamente, nel senso che dal titolo ci si aspetta chissà che. Lingua antica: “epico” trattasi di carme che canta imprese nobili e da eroi. Canto “epico lirico” dicasi di narrativo con esaltazione lirica, con ispirazione sentimentale. Pertanto, meglio correggere da "gesta epiche" in "gesta epico liriche" dei contrari. Per dirla tutta, sono davvero pochi: si contano sulle dita delle mani, forse cinque quando piove, forse dieci con il sole. Storici, filosofi, scrittori, sociologi, economisti di questa Cuba, così com'è, che mai è stata svenduta, che va avanti tra mille difficoltà, testa alta, perla del Caribe ora come allora. Contrari in cerca di adepti, senza affiliati, con pochi affiliati. Contrari, una foto ogni tre passi da pubblicare qua e là dove capita, qua e là una intervista come capita. Contrari che, alla fine, sono né storici, né filosofi, né scrittori, né sociologi, né economisti e nemmeno tanto esperti attacchini di manifesti murali. Si atteggiano, predicano, inneggiano a ciò che già si sa, con il malumore ed il rancore di non poter vedere realizzato, almeno per ora, il “caos”, la confusione dentro di loro. Termino: “ Toma, es sólo un corazón, - tenlo en tu mano - y cuando llega el día, - abre tu mano para che el sol lo caliente." Così scriveva Julio Roberto Cáceres Valle, guatemalteco ed amico del Comandante Ernesto Guevara. E' un inno alla terra di Cuba, alla donna lasciata nell'Isola della mariposa. Una camminata senza fine, lungo la spiaggia lucente, in una "madrugada" che dura dall'anno 1959. Da lontano arriva la musica di Guajira Guantanamera, trasportata dal vento di primavera.
 
Roberto Dalzoppo - Prima stesura 2 maggio 2012